Luigi Aldrovandi Marescotti

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Luigi Aldrovandi Marescotti

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato24 marzo 1939 –
21 ottobre 1944
LegislaturaXXX

Capo di Gabinetto del Ministero degli affari esteri
Durata mandato1914 –
1918
Vice diSidney Sonnino

Ambasciatore nel Regno di Bulgaria
Durata mandato1920 –
1923

Dati generali
UniversitàUniversità di Bologna
Professionediplomatico
Luigi Aldrovandi Marescotti
Conte di Viano
In carica? –
9 luglio 1945
PredecessorePietro Aldrovandi Marescotti
SuccessoreCesare Pietro Del Mayno
TrattamentoSua Eccellenza
Altri titoliConte palatino
  • Patrizio di Bologna
  • Patrizio di Ravenna
  • Patrizio di Rimini
  • Patrizio di Modena
  • Patrizio di Reggio
NascitaBologna, 5 ottobre 1876
MorteRoma, 9 luglio 1945
DinastiaAldrovandi Marescotti
PadrePietro Aldrovandi Marescotti
MadreGiuseppina Di Marsano
Religionecattolicesimo

Luigi Aldrovandi Marescotti (Bologna, 5 ottobre 1876Roma, 9 luglio 1945) è stato un diplomatico e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Conte di Viano, conseguì la laurea in Giurisprudenza nel 1897 all’Università di Bologna ed entrò nella carriera consolare, in seguito a concorso, nel 1900.

Destinato nello stesso anno a Costantinopoli, iniziò ben presto un lungo periodo di attività nel continente americano. Tra il 1902 e il 1905 prestò servizio in Brasile, prima a San Paolo e poi a Campinas. Fu poi trasferito negli Stati Uniti, dove restò fino al 1913, salvo una breve parentesi a Caracas nel corso del 1909. Dopo le esperienze a New York (1905-1907), a New Orleans (1907-1909) e Filadelfia (1909-1911), fu delegato alla IX Conferenza internazionale della Croce Rossa a Washington nel maggio del 1912[1].

La carriera di Aldrovandi Marescotti proseguì brillantemente in Europa. Nel maggio del 1913, infatti, fu nominato Segretario della Commissione internazionale di Parigi per le questioni finanziarie ed economiche relative al nuovo assetto degli Stati balcanici. Assunse poi incarico all’ambasciata di Vienna. In qualità di incaricato d’affari, visse le fasi più tese dell’estate 1914, crisi dalla quale scaturì il primo conflitto mondiale[2].

Alla vigilia dell’ingresso dell’Italia nel conflitto, fu nominato capo di gabinetto del primo ministro Sidney Sonnino, che seguì da incaricato alla Conferenza di Parigi dove fu il segretario italiano delle riunioni dei Quattro (Orlando, Wilson, Lloyd George e Clemenceau)[3]. L’esperienza della Prima guerra mondiale fu oggetto di un saggio di memorie (Guerra diplomatica. Ricordi e frammenti di un diario, 1914-1919) che costituisce un’autorevole testimonianza delle vicende politiche e diplomatiche italiane del periodo. Di particolare interesse risulta la ricostruzione degli Accordi di San Giovanni di Moriana (aprile 1917), attraverso i quali l’Italia ottenne da Francia e Gran Bretagna di partecipare alla spartizione dei territori ottomani[1].

Dopo la ratifica del Trattato di Versailles, fu inviato a Berlino col compito di ricostituire le relazioni diplomatiche con la Germania .La sua carriera proseguì a l'Aja (febbraio 1920) come Inviato straordinario e Ministro plenipotenziario, a Sofia (1920 - 1923)[4] e a Il Cairo (marzo 1923). Dal novembre 1923 fu ambasciatore a Buenos Aires e dal marzo 1926 al dicembre 1929 a Berlino[5].

Rappresentò poi l’Italia nella Commissione internazionale per la Manciuria (1932). Fu quindi delegato italiano per l’incidente di Ual-Ual (1935) e alle conferenze di Montreux e Bruxelles.

Nel 1939 fu nominato senatore del Regno d'Italia. Decade dalla carica di Senatore il 21 ottobre 1944 in seguito all'ordinanza dell'Alta Corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo.[6]

Scrisse due libri autobiografici, contenenti vari spezzoni di diario, riguardanti la prima guerra mondiale ed i relativi trattati di pace visti da lui che, come segretario, fu spettatore di molti convegni e colloqui.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Guerra diplomatica. Ricordi e frammenti di un diario (1914-1919) (1936)
  • Nuovi ricordi e frammenti di diario (1938)

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande ufficiale dell'Ordine coloniale della Stella d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b ALDROVANDI MARESCOTTI, Luigi, conte in "Enciclopedia Italiana", su www.treccani.it. URL consultato il 6 aprile 2023.
  2. ^ Luigi Aldrovandi Marescotti in Fabio Grassi, La formazione della diplomazia nazionale (1861-1915). Repertorio bio-bibliografico dei funzionari del Ministero degli Affari Esteri, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1997, pag. 6..
  3. ^ Chi è? Dizionario degli Italiani d'oggi, Roma, Formìggini, 1928, p. 38.
  4. ^ Stefano Baldi, Ambasciatori d'Italia a Sofia (PDF), su baldi.diplomacy.edu. URL consultato il 7 novembre 2021.
  5. ^ Vincenzo Clemente, AlDROVANDI MARESCOTTI, Luigi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 34, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988.
  6. ^ Scheda senatore ALDROVANDI MARESCOTTI Luigi, su notes9.senato.it. URL consultato il 16 ottobre 2018.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Aldrovandi Marescotti (centro), 1935

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ambasciatore italiano nella Repubblica di Weimar Bandiera della Germania Successore
Alessandro De Bosdari 1926 - 1929 Luca Orsini Baroni
Predecessore Ambasciatore d'Italia presso il Regno d'Egitto Bandiera dell'Egitto Successore
Lazzaro Negrotto Cambiaso 1922 - 1923 Carlo Caccia Dominioni di Sillavengo
Predecessore Ambasciatore italiano nel Regno di Bulgaria Bandiera della Bulgaria Successore
Fausto Cucchi Boasso 1920 - 1923 Sabino Rinella
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